Scott Weiland

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Scott Weiland
Scott Weiland in concerto
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereRock alternativo
Hard rock
Grunge
Alternative metal
Neopsichedelia
Periodo di attività musicale1986 – 2015
StrumentoVoce
Album pubblicati5
Studio5
Sito ufficiale

Scott Richard Weiland[1], nato Scott Richard Kline (San Jose, 27 ottobre 1967[2]Bloomington, 3 dicembre 2015[2]) è stato un cantautore statunitense, vincitore di due Grammy Awards. È stato il cantante della rock band Stone Temple Pilots e negli anni duemila del supergruppo Velvet Revolver. Pochi anni prima della morte aveva fondato gli Scott Weiland and the Wildabouts.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

All'età di cinque anni si trasferisce a Chagrin Falls, nell'Ohio. Una volta adolescente lascia il liceo per ritornare in California. Scott soffriva del disturbo bipolare, e nel corso degli anni è stato più volte arrestato per abuso di sostanze stupefacenti. È stato sposato due volte, prima con Jenina Castenada, e poi con la modella Mary Forsberg da cui ha avuto i due figli Lucy Olivia e Noah. Nel 2008 Weiland e la Forsberg hanno divorziato per divergenze inconciliabili.

Stone Temple Pilots (1990-2003)[modifica | modifica wikitesto]

È a San Diego che nel 1986 incontra a un concerto il bassista Robert DeLeo e forma con lui la band Mighty Joe Young, alla quale si aggiungono il chitarrista Dean DeLeo, fratello di Robert, e Eric Kretz alla batteria. Incidono il loro primo demo nel 1990, ma sono costretti a cambiare il nome della band in Stone Temple Pilots in quanto Mighty Joe Young è il nome d'arte del bluesman Joseph Young Jr.. In quello stesso anno firmano un contratto con la Atlantic Records.

Nel 1992 esce il loro primo album, Core, e con il singolo Sex Type Thing diventano una delle band più influenti del genere grunge, insieme a Alice in Chains, Soundgarden, Pearl Jam e Nirvana. Nel 1994 esce Purple, album che sottolinea la personalità del gruppo grazie a uno stile più "classico" e una miscela di musica punk, acustica e bossa nova. È invece del 1996 Tiny Music... Songs from the Vatican Gift Shop, album che non ottiene i risultati delle prime due incisioni e che vede un tour con parecchie date cancellate.

Dopo una pausa di tre anni, durante i quali Weiland è impegnato con l'album solista 12 Bar Blues e il resto del gruppo con i Talk Show, gli Stone Temple Pilots incidono No. 4, dal quale vengono estratti i singoli Down e Sour Girl, di cui viene girato un video con Sarah Michelle Gellar. L'ultimo album, Shangri-La Dee Da, è del 2001 ed è durante il tour che le tensioni fra i vari membri portano allo scioglimento ufficiale della band. Nel 2003 esce la raccolta Thank You, che oltre alle hit più significative contiene il nuovo brano All in the Suit That You Wear.

Velvet Revolver (2003-2008)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 Scott Weiland, Slash, Duff McKagan, Matt Sorum e Dave Kushner formano i Velvet Revolver. Il primo album, Contraband, esce nel 2004 e i singoli Slither e Fall to Pieces scalano le classifiche internazionali; nel 2005, grazie a Slither, vincono un Grammy Award come Best Hard Rock Performance with Vocal. L'ultimo album Libertad viene pubblicato nel 2007. Lo stesso anno, scompare suo fratello Michael. A inizio 2008, concluso il tour di Libertad, Scott esce dal gruppo.

Reunion degli Stone Temple Pilots e progetto solista (2008-2014)[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'uscita di Weiland dai Velvet Revolver, gli Stone Temple Pilots annunciano il 7 aprile del 2008 a Los Angeles un tour di 65 date all'interno degli Stati Uniti e tornano a suonare insieme in pubblico per la prima volta dopo anni. Nello stesso anno viene fondata la band Scott Weiland & the Wildabouts. Nel 2010 esce il sesto album di inediti, l'omonimo Stone Temple Pilots. Nel 2013 Weiland viene allontanato dalla band, con Chester Bennington che prende il suo posto come cantante.

Art of Anarchy (2014-2015)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 viene scelto come cantante per il supergruppo Art of Anarchy, fondato da Ron "Bumblefoot" Thal e i fratelli Jon e Vince Votta.[3] Il 22 gennaio 2015, Weiland afferma che non parteciperà al tour del gruppo, per dedicarsi al nuovo album dei Wildabouts.[4]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

La sera del 3 dicembre 2015 Weiland viene trovato senza vita nel suo tour bus in Minnesota, dove si era recato per un concerto.[5] L'autopsia ha appurato che la causa della morte è stata un'overdose causata da un mix di alcol e droghe.[6]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Da solista[modifica | modifica wikitesto]

Con gli Stone Temple Pilots[modifica | modifica wikitesto]

Con i Velvet Revolver[modifica | modifica wikitesto]

Con gli Art of Anarchy[modifica | modifica wikitesto]

Colonne sonore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Danielle Bacher, Scott Weiland's Harrowing Final Months: Those Close to Him Reveal His Mental Health and Family Illness Struggles, su billboard.com, Billboard, 28 gennaio 2016.
  2. ^ a b (EN) Kory Grow, Scott Weiland, Former Stone Temple Pilots Singer, Dead at 48, su rollingstone.com, Rolling Stone, 4 dicembre 2015.
  3. ^ (EN) Christopher Rosen, Scott Weiland To Lead Art Of Anarchy With Guys From GnR, Disturbed, su Huffington Post, 21 gennaio 2015. URL consultato il 22 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2015).
  4. ^ (EN) Scott Weiland, I just saw some press about a side project called art of anarchy that I worked on last year [...], su facebook.com, Facebook, 22 gennaio 2015. URL consultato il 24 gennaio 2015.
  5. ^ (EN) Shirley Halperi, Scott Weiland, Former Stone Temple Pilots Singer, Dead at 48, su billboard.com, Billboard, 4 dicembre 2015. URL consultato il 4 dicembre 2015.
  6. ^ Scott Weiland, le cause della morte, su rollingstone.it, Rolling Stone Italia, 18 dicembre 2015. URL consultato il 19 dicembre 2015.
  7. ^ Colonna sonora di Non è un'altra stupida commedia americana

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN37115494 · ISNI (EN0000 0000 7840 4612 · SBN DDSV050947 · Europeana agent/base/63776 · LCCN (ENno98054260 · GND (DE135095158 · BNF (FRcb14026127w (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no98054260